La vita è un sogno (seconda parte)

Pubblicato il da Serenity

Gentilissimo ospite,

l’argomento di questo capitolo non è soltanto un punto di vista,un diverso approccio , o un pensiero tradizionale o filosofico, ma un fatto che ogni uomo, sia egli credente o non credente, deve ammettere. 

E' un argomento oggi confermato anche dalla scienza che se letto attentamente potrebbe illuminarvi su tante cose prima d'ora sconosciute o non prese in considerazione.

Parleremo principalmente dei nostri cinque sensi e della realtà della materia che ci spiegherà come la nostra esistenza sulla terra sia puramente un sogno.

Ma procediamo con ordine.

Esiste la falsa credenza, che dev’essere evitata, di dire che gli occhi producono immagini nel cervello: niente di più errato!

...

L’atto del vedere si realizza progressivamente. I pacchetti di luce (i fotoni) viaggiano dall’oggetto all’occhio e passano attraverso le lenti nella parte anteriore dell’occhio, dove sono riflessi e giungono, invertiti, sulla retina, nella parte posteriore dell’occhio. Qui, la luce incidente viene convertita in segnali elettrici, che sono trasmessi dai neuroni ad un piccolissimo punto chiamato centro della visione, nella parte posteriore del cervello. Questo segnale elettrico è percepito come un’immagine in questo centro del cervello, dopo una serie di processi. L’atto del vedere, in realtà, ha luogo in questo piccolo spazio nella parte posteriore del cervello, che si trova nella completa oscurità e completamente isolato dalla luce. Un vero miracolo inspiegabile.

Quando diciamo, "noi vediamo", in realtà noi stiamo osservando gli effetti di impulsi che hanno raggiunto i nostri occhi e sono stati indotti nel cervello, dopo essere stati trasformati in segnali elettrici. Cioè, quando diciamo "noi vediamo", in realtà stiamo osservando i segnali elettrici della nostra mente. 

Tutte le immagini che osserviamo nella vita si formano nel nostro centro della visione, che consiste soltanto in pochi centimetri cubici del volume del cervello: sia quello che, gentilissimo ospite, sta leggendo in questo momento o il tramonto che ha visto la sera prima, trova  posto in questo piccolo spazio.

Un'altra particolarità da evidenziare inoltre è data dal fatto che  il cervello è isolato dalla luce; il suo interno è completamente buio in quanto esso  non ha alcun contatto con la luce.

Se per esempio ci soffermiamo a lungo a guardare una lampadina accesa, il nostro cervello non ha mai  nessun contatto diretto con la luce originale della lampadina stessa, esso è e rimane sempre al buio.

Quindi  noi vediamo un mondo dai mille colori nel nostro cervello privo di luce!

La stessa situazione si applica a tutti gli altri sensi. Il suono, il tatto, il gusto e l’odorato sono tutti trasmessi al cervello come segnali elettrici, e vengono percepiti nel relativo centro del cervello.

Per esempio l'udito, funziona in modo simile a quello della vista. L’orecchio esterno cattura i suoni per mezzo del padiglione auricolare e li dirige all’orecchio interno che traduce le vibrazioni in segnali elettrici che invia al cervello. Come nel caso dell’occhio, l’atto di udire avviene nel centro dell’udito del cervello. Il cervello è isolato dal suono come lo è dalla luce: non importa quanto rumore c’è fuori, l’interno  del cervello è del tutto silenzioso.

Lo stesso identico procedimento per gli altri sensi umani.

Potremmo quindi in conclusione e in maniera piuttosto semplicistica affermare quanto segue: 

ogni cosa che vediamo, tocchiamo, udiamo e percepiamo come "materia", consiste solo in segnali elettrici presenti nel nostro cervello.

A titolo di esempio possiamo affermare che non ci sono colori nel "mondo esterno". Il sole non è rosso, né il cielo è azzurro, né gli alberi verdi. Essi sono come sono soltanto perché è così che noi li percepiamo. 

Il "mondo esterno" quindi dipende completamente da chi lo percepisce. 

E questa percezione ha un equilibrio estremamente delicato: il più piccolo difetto nella retina dell’occhio può causare la cecità ai colori; alcune persone percepiscono il blu come verde, alcune il rosso come blu, ed alcune tutti i colori come differenti toni di grigio. I falsi stimoli inoltre possono produrre un “mondo materiale” totalmente immaginario nel nostro cervello.

Quanti di voi ricorderanno il famoso film: ' A beautiful mind' che parla di un genio della matematica (tralaltro vincitore di premio nobel) che, seppur dotato di intelligenza straordinaria vedeva cose e persone esistenti solo nella propria mente. 

Certo qui si rasenta la schizzofrenia, ma serve a rendere l'idea che a volte impulsi elettrici erronei che giungono al nostro cervello possono farci credere di vivere altre situazioni; quello che accade tralaltro con i sogni.

Per noi, la realtà è tutto ciò che può essere toccato con mano e visto con gli occhi. Anche nei nostri sogni si può "toccare con mano e vedere con i nostri occhi", ma in realtà, non abbiamo né occhi né mani, né c’è nulla che si possa toccare o vedere. Non c’è una realtà materiale che faccia accadere queste cose, tranne il nostro cervello.

E'semplicemente pura illusione.

Cos’è che separa l’uno dall’altro la vita reale e i sogni?

 

In definitiva, entrambe le forme del vivere sono portate all’esistenza all’interno del cervello. Se possiamo facilmente vivere in un mondo irreale durante i sogni, lo stesso può ugualmente accadere nel mondo in cui viviamo quando siamo svegli. Quando ci svegliamo da un sogno, non c’è una motivazione logica per non pensare di essersi addentrati in un sogno più lungo chiamato "vita reale".

Il motivo per cui consideriamo una fantasia il sogno e ‘reale’ il mondo è soltanto un prodotto delle nostre abitudini e dei pregiudizi. 

Ciò suggerisce che potremmo benissimo essere risvegliati dalla vita sulla terra, che pensiamo di vivere adesso, così come siamo risvegliati da un sogno.Ogni cosa che vediamo, tocchiamo, udiamo e percepiamo come "materia" quindi, consiste solo in segnali elettrici  presenti nel nostro cervello, anche il nostro stesso corpo lo vediamo e percepiamo grazie a degli impulsi elettrici.

Ma allora chi è che guarda in realtà se è tutto un insieme di impulsi elettrici?

L’essere che vede, sente i rumori, e percepisce ogni cosa è un essere sovra-materiale. Questo essere è "vivo", e non è né materia né un’immagine della materia. Questo essere si associa alle percezioni che ha di fronte usando l’immagine del nostro corpo.

Questo essere non può che chiamarsi "anima"!

E l'insieme di tutte le percezioni che chiamiamo 'mondo materiale' è un sogno osservato da quest'anima che rappresenta invece l'unica cosa reale: colui che in questo momento sta leggendo questa pagina non è fatto di cumuli di atomi e molecole che interagiscono tra di loro dando vita al corpo umano dotato di sensi, ma bensì è un  anima. Pura e semplice anima.

RICAPITOLANDO...

tutto il mondo materiale che ci circonda consiste in percezioni osservate dalla nostra anima:

 ma qual'è la fonte di tutte queste percezioni? 

Per rispondere a questa domanda bisogna ben comprendere che la materia non è altro che percezione, qualcosa di "artificiale". E questa percezione deve essere causata da un altro potere, deve cioè essere stata creata. Inoltre, questa creazione deve essere continua. Se non fosse così ciò che chiamiamo materia scomparirebbe.

Prendiamo come esempio per spiegare questo ultimo concetto, le immagini di un banale televisore: esse ci giungono soltanto per il fatto che capta il segnale tramite le onde radio.

Se questo segnale dovesse interrompersi, lo schermo si oscurerebbe.

 

Lo stesso identico principio lo si applica alle percezioni: se si interrompesse il segnale, non vedremmo più nulla.

 

Ma allora: chi è che fa vedere alla nostra anima le stelle, la terra, le piante, le persone, i nostri corpi e tutto il resto che vediamo?

Non può essere altro che un Creatore al di sopra di tutto l’unico vero essere assoluto è Allah(*). Ciò significa che soltanto Allah (*) E’; tutte le cose, tranne Lui, sono esseri ombra. Di conseguenza, è impossibile concepire Allah (*) come separato e al di fuori di questa intera massa di materia. Allah (*) è sicuramente "ovunque" e include tutto. Questa realtà viene così spiegata dal Corano:

 

Allah! Non c'è altro dio che Lui, il Vivente, l'Assoluto. Non Lo prendon mai sopore né sonno. A Lui appartiene tutto quello che è nei cieli e sulla terra.

Chi può intercedere presso di Lui senza il Suo permesso? Egli conosce quello che è davanti a loro e quello che è dietro di loro e, della Sua scienza, essi apprendono solo ciò che Egli vuole. Il Suo Trono è più vasto dei cieli e della terra, e custodirli non Gli costa sforzo alcuno. Egli è l'Altissimo, l'Immenso

(Surat al-Baqarah: 255).

 

Che Allah (*) non sia vincolato dallo spazio e che includa ogni cosa viene così espresso  in un altro versetto:

 

Ad Allah appartengono l'Oriente e l'Occidente. Ovunque vi volgiate, ivi è il Volto di Allah. Allah è immenso e sapiente 

(Surat al-Baqarah: 115).

 

Poiché ciascuno degli esseri materiali è una percezione, essi non possono vedere Allah (*); ma Allah (*) vede la materia che ha creato in tutte le sue forme. Nel Corano, questo viene espresso così:

 

 "Gli sguardi non lo raggiungono, ma Egli scruta gli sguardi"

 (Surat al-An'am: 103).

 

Noi non potremo in alcun modo vedere la figura del Creatore mentre Lui osserva tutto ciò che diciamo ed operiamo, ciò che esprimiamo a voce e tutti i nostri pensieri inespressi: non potremo pronunciare neanche una parola senza che Egli ne sia a conoscenza.

Anche se trascorriamo l'intera nostra esistenza circondati da queste percezioni sensoriali, l'essere più vicino a noi è proprio Allah (gloria a Lui l'Altissimo)

 

Noi siamo a lui più vicini della sua vena giugulare" 

(Surat Qaf: 16).

 

E questo concetto lo si può accettare soltanto se si riesce a comprendere a pieno che il nostro corpo non è fatto esclusivamente di materia ma è soprattutto anima: noi non rappresentiamo altro che pure e semplici ombre che da sole (senza un imput esterno) non potrebbero muovere neanche un dito.

IN CONCLUSIONE:

tutto quanto ci circonda, dai fiori profumati all'immensità del cielo, dalla propria dimora ad intere città, tutto è pura e semplice proiezione, non ha una realtà materiale ma è una raccolta di immagini presentate continuamente alla nostra anima da Allah (*).

Proprio come succede nei nostri sogni: è un mondo immaginario proiettato su di noi!

Colui che in questo momento è assorto nella lettura di questo testo, è soltanto un’anima che sta guardando sullo schermo le percezioni chiamate ‘materia’. E se se ne comprende a pieno il concetto, si passa dal mondo materiale illusiorio, alla sfera della vera esistenza come hanno fatto un certo numero di teisti e  filosofi. Intellettuali islamici come l’Imam Rabbani, Muhyiddin Ibn al-'Arabi e Mawlana Jami si resero conto di questo a partire dai segni del Corano e utilizzando la propria ragione.

E' quindi una follia trascorrere l'intera nostra esistenza inseguendo qualcosa che non esiste, affannarsi alla ricerca del successo e della ricchezza pur sapendo che esse sono pura e semplice illusione, come immagini riflesse in uno specchio.

Quello che è reale è la nostra anima, ma il velo che noi stessi ci siamo creati con i nostri pregiudizi e le nostre false credenze che ci portiamo dietro a volte solo per orgoglio, ci impedisce di guardare oltre; oltre la materia, oltre a ciò che non è possibile toccare con le proprie mani o vedere con i propri occhi ma ricordiamoci che il profumo 

di una rosa o la stessa aria che respiriamo esistono anche se non li vediamo!

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